TazebAu
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Vettore a propulsione epistemologica
TazebAu è un'
opera fortemente connotata da un approccio di valorizzazione delle
connessioni e di attenzione alla comunicazione, ovvero accoglierne le
differenze.
In questo senso è un' opera globale, intesa come rete di relazioni globali. Si
colloca cioè nella cultura non utilitarista propria dell'arte, impiegando la
creatività per fuoriuscire dal doppio vincolo mercantile, trasformandolo in
evento epifanico legato al dono.
Facendo proprie le premesse epistemologiche del pensiero di Bateson, riflette
intorno al costituirsi dei contesti e al loro essere matrici di significato per
ciascuna delle parti in interazione, alle quali concorrono non solo forme
razionali di conoscenza ma anche dinamiche emozionali ed aspetti inconsapevoli
della percezione, del giudizio e dell'attribuzione di senso, pertanto forme del
pensare che attingono a quelle caratteristiche dell'umano che condividiamo con
quel più vasto mondo creaturale del quale siamo "ecologicamente" parte in una
dimensione co-generatrice e co-evolutiva.
Non più materiale di scambio, quindi, ma scambiatore di relazioni sociali che
veicola attraverso il medium dell'arte per integrarsi ai contesti con i quali si
collega.
Così le firme lasciate sulle banconote del TazebAu ricostituiscono un valore
maggiore di quello asportato, generando plusvalore da ridistribuire tra quanti
hanno contribuito alla sua co-evoluzione. Una calibrazione del sistema che tende
a livellare la ricchezza, trasferendola attraverso l'arte, come vaso comunicante
di un processo osmotico di relazioni.
Un filo per* visualizzare sogni. Un filo per animare una penna che descrive la
soglia delle possibilità. Penna come visione extradiegetica recitante, che
traccia rabdomanticamente un destino.
Figure evanescenti emergono dallo sfondo, si fanno presenza, divengono mondo.
Volti sfocati che si affacciano al mondo con l'innocenza di sempre, e come
sempre, sono gli occhi dei bambini i primi a cogliere il meraviglioso che si
rivela nell'epifania del dono, a ricostituirne il Thaumazein.
Come ci insegna *Giovanni Bollea, ai bambini non si deve nascondere quello che
accade nel mondo, l'importante è fornire loro una via di uscita, lasciare aperta
la loro ipotesi di futuro. . .
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