di Piero
Pala
Direttore Artistico
Associazione Culturale Complus Events
La letteratura economica, escludendo quella odierna, non ha mai avuto un’innata
e fin troppo ovvia predisposizione e familiarità col trattare le questioni sul
denaro, altresì può dirsi dell’arte.
Se la sua inossidabile ritrosia al
confronto nel processo creativo è sintomo di latitanza del pensiero, ciò è forse
dovuto al timore generale di immettersi in una corsia a velocità limitata per i
suoi scopi autopromozionali e per il raggiungimento del successo. Nondimeno
riconosciuti e consacrati artisti (Andy Warhol, Joseph Beuys) ne hanno
efficacemente, anche se in maniera episodica, rinnovato l’interesse.
Questa
attenzione nel lungo XX secolo di arrighiana memoria risale senza ombra di
dubbio al primordiale documento finanziario realizzato da Duchamp, Tzanck Check,
1919, intestato all’omonimo suo dentista di Parigi, a cui l’artista diede
seguito con il readymade Obligation pour la Roulette de Monte-Carlo, 1924, un
titolo di debito stampato in 30 esemplari del valore ciascuno di 500 franchi per
finanziarsi la sua passione per la roulette.
La burla dell’artista inaugura il
richiamo al gioco di Johan Hiuzinga (Homo Ludens, 1938) e per paradosso si
estende all’analisi di economia politica sul sacrifico di Bataille nel saggio di
La part maudite, 1949, dove “il gioco dell’energia”, transita all’interno di
un’economia non più ristretta ma generale “per negare un rapporto utilitario tra
l’uomo e l’animale o la pianta”.
Rispetto alle ludiche premesse
individualistiche di Duchamp ora l’importanza su cui indaga la teoria
interdisciplinare muove verso la tendenza al coinvolgimento “politico” e a tutte
le implicazioni del gioco con l’ambiente urbano (situazionisti) naturale
(Gregory Bateson) e con l’estetica delle neo-avanguardie artistiche (John Cage,
il movimento fluxus).
Riporterà invece il riguardo alla valenza prettamente
economica e sociale del denaro la predominanza iconografica nel lavoro di Andy
Warhol, che con la serie serigrafata dei dipinti Dollar Bill, 1962, annullerà
inoltre qualsiasi rimando manuale al suo intervento artistico oggettivando un
ulteriore feticcio e status symbol della società dei consumi. Il brasiliano
Cildo Meireles con la scultura Money Tree, 1969, transiterà sul piano
linguistico e concettuale ponendo sulla base/podio i frutti monetari del sistema
capitalista, mentre nel 1979 Beuys inizia invece a contrassegnare con l’utopica
dicitura Kunst = Kapital, seguita dalla sua firma, tutta una serie di banconote
con l’intento di sminuirne il loro valore e la loro funzione come mezzo di
scambio.
Nel 1984 all’apice della famigerata politica neoliberista propugnata da
Reagan e Thatcher si tenne una ragguardevole discussione, Was ist Geld? (Cos'è
il denaro?), a cui contribuirono con differenti interventi Beuys ed alcuni
autorevoli studiosi di economia (Johann Pihilipp von Bethmann, Hans Binswanger,
Werner Ehrlicher e Rainer Willert), che spingerà l’artista tedesco, ad un anno
di distanza, ad affermare "ll CAPITALE è attualmente l'abilità sostenente del
lavoro. Il denaro comunque non è un valore economico. I due valori economici
genuini comportano il collegamento tra la capacità (creatività) e il prodotto.
Questo spiega la formula di presentare il concetto allargato di arte:. ART =
CAPITAL".
Tutte queste operazioni artistiche di contraffazione e demistificazione
monetaria raggiungono in Paolo Monti una congeniale critica alla
tesaurizzazione, difatti sin dalla seconda metà degli anni Settanta (Il tempo
annulla il reato, 1978, 7 banconote da 500 lire minuziosamente frantumate) egli
compie vere e proprie aggressioni, indagini istopatologiche ed autoptiche sulle
banconote dissacrando al limite della legalità l’odierno sistema economico e
finanziario.
Una trasgressione attuata con lame, calore e agenti chimici che
amputano e denudano il valore monetario delle banconote, “Un valore a cui
l’artista rinnega la sua valenza mercificatoria e capitalista auspicandone un
differente uso come messaggero di pace e d’incontro tra i popoli”1.
Oltretutto
per Monti questa “merce del diavolo” pur edificando il mondo andrebbe perlomeno
messa a norma in quanto, non essendo un materiale inerte, già sferra i suoi
micidiali colpi con il rilascio dell’inquinante BPA (bisfenolo A). Il denaro
insomma non si presta alla commestibilità, nemmeno se condizionato dalla
cottura, e giammai Monti lo ha utilizzato simbolicamente, ponendone invece in
produzione delle difformità di campo.
Il procedimento dell’accumulazione del
denaro fu manialcalmente evidenziato e combattuto dall’economista libertario
Gesell che sviluppò nel suo libro Nat?liche Wirtschaftsordnung, 1916, (L’ordine
economico naturale ora tradotto in Il sistema economico a misura d’uomo) la
teoria economica Freiwirtschaft (free economy): “Il suo scopo è l'instaurazione
di un socialismo anti-marxista, una reazione al laissez-faire costruita su
fondamenti teorici totalmente diversi da quelli di Marx”2.
Nel Libro Quarto -
MONETA DI GHIACCIO (ICEMONEY): Il denaro come dovrebbe e potrebbe essere, Gesell
concepì una valuta che per il suo perpetuo scongelamento obbligava il possessore
a disfarsene invece che a preservarla con il risparmio. Monti scorgendo un punto
di non ritorno della questione monetaria concepì, come primo rimando ossequioso
a Gesell3, il progetto ICEMONEY, 2001, in cui una banconota da 1 dollaro
americano veniva ibernata e sottoposta al suo decongelamento. Nel contatto con
l’ossigeno la carta moneta reagiva agli agenti chimici, a cui era stata
precedentemente sottoposta, trovando la propria specifica territorialità sul
supporto su cui era stata appoggiata.
ICEMONEY-Tipping point è un evento multimediale, concepito appositamente per
Roma, frutto della collaborazione tra il filmmaker e artista canadese Pierre
Hébert, Monti e il musicista Massimo Ceccarelli e verte sul proposito geselliano
di riforma monetaria ICEMONEY come fondamento di uno stato sociale. La
performance-live animation di Hébert ruota attorno al lavoro di Monti che ha
prodotto, per l’omaggio a Gesell, tutta una serie di matrici sul denaro (dollaro
canadese “ibernato” nel ghiaccio, banconote aggredite con lame e agenti
chimici).
Hébert articola la sua esplosiva calligrafia segnica e morfologica, all’incirca
con l’implicita memoria di Dollar Dance, 1943 di Norman Mclaren (cortometraggio
in animazione stop motion sull'inflazione di guerra e il ruolo di controllo dei
prezzi) con l’interazione visuale del video di Monti TazebAu ▪ Luce dagli occhi,
2006, “realizzato con un microscopio in 3D a doppia ottica in un ambito di
applicazione della 'computer vision' [...]
Nell’atto di Bucare gli occhi di
George Washington capovolge inoltre un assioma permettendo alla luce di
provenire dagli stessi, operando quindi un trattamento semiotico attraverso
interferenze induttive. L’icona della banconota [...] diviene lo strumento più
appropriato per far emergere il dissonante rapporto tra una visione unitaria,
che sappia evitare cesure sistemiche e tener di conto di un ecosistema dalle
interconnessioni casuali, e quella prettamente monetaria del sistema finanziario
ed economico che partendo da premesse riduzioniste risulta meno flessibile e
rivolta all’immediato tornaconto di una piccolissima parte dell’insieme.”
(Ibidem P. P.).
La componente sonora di ICEMONEY-Tipping point, è sviluppata da Ceccarelli
attraverso un’improvvisazione controllata su strumenti a corde e con l’ausilio
di materiali pre-registrati, in cui è stata sovrapposta un onda sinusoidale con
una generazione triangolare in Do di 4186 KHz con una predominante armonica di
8372 Khz, disegnando sulla forma d’onda e causando distorsioni
nell’intensificazione dello stormo digitale, dove le percussioni di Massimo
D’Andrea si sviluppano in variabili timbriche.
Lo stesso Monti contribuisce con
un processo di addensamento sonoro ricreando un modello di tipping point
semi-acusmatico dove il suono, come direbbe Malcom Gladwell “How Little things
Can Make a Big Difference”, amplifica la soglia del natural disaster con
differenti processualità concatenate che progrediscono in modalità stocastica e
dal comportamento adattivo nelle coordinate spazio-temporali.
Precederà la perfomance di ICEMONEY-Tipping point la sonorizzazione dal vivo del
cortometraggio Rivière au Tonnerre di Hébert, realizzato nel 2011, attraverso
l'esecuzione in prima assoluta della composizione (Cod.III / AP / N) per
contrabbasso amplificato e percussioni di Ak2deru.
Allo stesso modo della teoria economica “Free money” (Denaro gratuito) di
Gesell, che prevedeva, di far circolare il denaro complementare come unico mezzo
di scambio, e stabiliva una svalutazione di quella parte accumulata e non
investita assoggettandola al tributo del demurrage il percorso artistico di
Monti, che non è separato dalla sua vita quotidiana, è calibrato nel dispendio
inarrestabile del denaro e del proprio tempo.
-
Piero Pala,
Paolo Monti. FILM PERFORMANCE, EXPANDED e
HI▪TECH GRAPHIC VIDEO
[i], il testo è stato prodotto per il convegno Partenza
bruciante. L’arte infravista dall’alto, InfraTazebAu s’pace 2011 - Sala
Odeion, Museo dell’Arte Classica, Sapienza Università di Roma , Nov 2011.
-
Giorgio Lunghini, WITH USURA CONTRA NATURA: POUND MORALISTA,
introduzione a Ezra Pound, L'ABC dell'economia e altri scritti, Bollati
Boringhieri, 1994.
-
[…] Tutto questo cosa ha a che fare con l'opera artistica di
Paolo Monti? Monti non è un economista e fino a poco tempo fa non conosceva
la tesi della moneta a scadenza di Silvio Gesell. Tuttavia, con le sue opere
egli ha presentato inconsapevolmente la soluzione ad un problema inerente la
tesi geselliana. I processi chimici, a cui Monti sottopone il denaro e
attraverso i quali il denaro sbiadisce e infine si dissolve completamente,
simboleggiano la Geltwertschwund, vale a dire la perdita di valore del
denaro così come essa è immaginata dai teorici della moneta a scadenza […]
- Nikolaus K. A. Läufer,
Sulla caducità, tratto dalla raccolta di testi
prodotti per la mostra personale di Paolo Monti,
Vierdimensional², tenutasi nel 2001 all'Università di Konstanz (D),
Galerie Auf Der Empore.
Roma | Marzo 2012
Piero Pala - Direttore Artistico Associazione Culturale Complus Events
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testi selezionati
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critici
Testi critici sulla trattazione del denaro nell'opera di Paolo Monti
tazebAu
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progetto itinerante
MUSIS
▪ Paolo Monti e TazebAu
TazebAu al Circolo Bateson
in moto da Venezia a Pechino, 2005
TazebAu messaggero di pace
un filo per. . .
TazebAu moneta relazionale
architettura delle relazioni ambientali
TazebAu vettore di futuro
Lift▪off Sindone 21' 37", 2011
Coopartecipatori al progetto TazebAu
tazebAu
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