*TazebAu (Au sta per
oro) è un’opera multimediale
realizzata da Paolo Monti* con i dati rilevati a
seguito della missione “Marco Polo Motoraid–Tazebau
2005”, una spedizione a carattere scientifico,
culturale e umanitario partita in moto da Venezia il
1 agosto e arrivata a Pechino il 18 settembre, dopo
17,700 Km attraverso tredici Stati alla media di 350
Km al giorno. L’iniziativa ha ricevuto tra gli altri
i patrocini del CNR, MUSIS, Circolo Bateson, Città
della Speranza di Padova, Regione del Veneto,
Provincia di Venezia, Città di Venezia.
L’opera è ideata come medium che assorbe, elabora e
visualizza i contesti narrandone la struttura che li
connette, l’architettura delle sue relazioni
ambientali. Concepita come un diario di viaggio,
sotto l’aspetto scientifico ha contribuito a
rilevare i dati ambientali e le conseguenze
dell’impatto antropico nei territori attraversati.
Per questo monitoraggio sono state utilizzate come
singolari cartine al tornasole tredici banconote di
dollaro, quante le frontiere attraversate, sbiancate
con processi chimici e denudate del loro valore
economico.
L’immagine, trasmigrata in polvere, ha
lasciato tracce sulla banconota bianca come in una sindone. Supporto slavato, anonimo deposito di
memoria dove la materia si sublima in un nuovo
stato, il simbolo si dissolve in un composto di
relazioni divenendo la pellicola sulla quale
impressionare i dati ambientali. La carta moneta,
quindi, è stata assunta come materiale costituente
l’opera stessa, indagandola come Monti è solito fare nel suo lavoro, mediante trattamenti che vanno dalla
più prosaica manualità fino all’impiego delle più
sofisticate acquisizioni scientifiche e
tecnologiche.
TazebAu, palinsesto, pagina scritta,
cancellata e scritta nuovamente che si struttura dal
nulla di un dollaro denudato, tornato ad essere un
foglio bianco sul quale depositare, con fiducia, le
firme di quanti incontra lungo il suo viaggio come atto di riconversione di un valore nominale in un
valore relazionale.
Un’idea partita da un foglio bianco che come un
organismo ha preso vita integrando la realtà
circostante, auto-amplificandosi attraverso il
coinvolgimento attivo di tutti. Come fogli bianchi
in un taccuino da viaggio, le banconote hanno
attraversato frontiere e villaggi, popoli e culture,
rispecchiandone i contesti. Al loro variare,
gradualmente, il bianco ha ripreso nuovo colore e
nuova vita, trasformando le frontiere in vasi
comunicanti e le bandiere nazionali in vessilli di
pace. Un’opera pieghevole da viaggio, con tanto di
annullo postale commemorativo offerto dalle Poste
Italiane alla partenza da Venezia e antico sigillo
cinese all’arrivo a Pechino, apposto sul TazebAu da
Ruan Zonghua a suggello della missione avvenuta.
Ruan Zonghua, riconosciuto internazionalmente come
Maestro del sigillo e della calligrafia cinese,
primo studioso ad introdurre l’Etruscologia in Cina,
presidente onorario della Confederazione Europea di
Calligrafia, già membro del Comitato Scientifico di
"Arte, Messaggera di Pace" dell'UNESCO, è stato
invitato da Paolo Monti come osservatore della
relazione attivatasi tra TazebAu e i contesti
attraversati. Un contributo scientifico offerto
dall’arte come approccio metodologico allo studio,
alla conoscenza e alla comunicazione del Patrimonio
Culturale.
A conclusione della missione le banconote sono state
analizzate sia presso i laboratori dell’Istituto di
acustica O. M. Corbino del Cnr promotore
dell’iniziativa, sia in quelli della società
Si.Mi.Tecno impegnata da tempo nella realizzazione
delle opere di Paolo Monti, che ha offerto il
supporto logistico e strumentale di tecnologie
innovative per il controllo ambientale. Le indagini
sono state condotte a partire dal campo del visibile
effettuando riprese in scala 1:1 dell’intera
banconota, per giungere fino alla visualizzazione
microstrutturale a 7.000 ingrandimenti avvalendosi
del microscopio digitale 3D Hirox, integrato con
diversi sistemi spettrografici: dall’infrarosso
all’ultravioletto, dai nasi elettronici all’indagine
ad ultrasuoni, fino al riconoscimento molecolare.
TazebAu in-formazione alla ricerca delle tracce
visibili e non visibili lasciate dal viaggio.
Polveri, impronte, odori amalgamati in una
composizione di immagini e suoni, che si
accompagnano agli sguardi di quanti hanno depositato
la propria firma. Una descrizione dei contesti in
grado di rilevare e rivelare la struttura che
connette, la sua trama complessa, nella quale la
mappa si avvicina sempre di più al territorio.
*Paolo
Monti opera nella sfera delle arti visive attraverso
una personale ricerca posta al limite tra Arte,
Scienza ed Architettura, realizzando opere in cui
l’osservatore attraverso il coinvolgimento attivo
diviene soggetto partecipante in grado di
modificarle. Una dimensione spazio-temporale tesa a
rilevare e rivelare lo stato del cambiamento
ambientale, la sua linea di bordo. Una soglia
percettiva tra interno ed esterno, tra visibile e
non visibile in cui la relazione tra percezione e
immaginazione, razionalità ed emozione possano
coesistere.
Dal 1996 Luigi Campanella (presidente MUSIS) e Paolo
Monti hanno attivato un dialogo interdisciplinare
tra Arte e Scienza, con la partecipazione congiunta
a numerose edizioni della Settimana della Cultura
Scientifica Italiana ed Europea, oltre ad
esposizioni in mostre di arte contemporanea tra le
quali la XII Quadriennale di Roma. Eventi dove si è
resa possibile la cooperazione con Enti di ricerca
quali CNR, ENEA e multinazionali come SONY, LOT
Oriel, Flir Systems, HIROX e Si.Mi.Tecno.
Inizio Pagina