Nel corso degli anni l’arte di Martie Holmer
ha esplorato diversi temi in una varietà di forme.
"L'uomo e la natura" e "l’impermanenza"
sono stati i punti di partenza per gran parte del suo
lavoro.
In Luminous Ephemera il fondamento matematico di
una griglia, sistema di sviluppo che racchiude le idee,
è al centro del lavoro. Come un tessuto intessuto,
le sue parti vanno sotto e sopra, dentro e fuori, ma
suggeriscono sempre una diagonale o un asse orizzontale
/ verticale.
Il titolo si riferisce anche alla natura impermanente
della carta stampata che non è destinata a durare.
La sovrapposizione dei livelli nell’ opera esposta
deriva dalla documentazione utilizzata per pubblicizzare
progetti commerciali, più prossima all’arte applicata
alle diverse esigenze aziendali.
Nell'uso di questi "effimeri" Holmer ci offre da una
parte una ricca patina pittorica, dall’altra uno scherzo
auto-referenziale: riutilizzare pezzi del passato
buttati via.
Over the years, Martie Holmer’s art has explored
several themes in a variety of forms. “Man and nature”
and “impermanence” have been launching points for
much of her art.
In Luminous Ephemera the mathematical
underpinning of a grid, a system of developing and
limiting ideas, is central to the work. Like a
woven textile, its parts go under and over, in and out,
yet always suggest a diagonal or a horizontal/vertical
axis.
The title also refers to the impermanent nature of
promotional printed matter, which is not meant to last.
Layered in the works seen here are documents used to
advertise commercial projects of a very different kind,
not of fine art, but of art applied to various business
needs.
The use of these "ephemera" provides both a rich patina
Holmer wishes to achieve, as well a self-referential
joke: reusing pieces of the past that have been thrown
away.